Lucienne Kroll “Ecologie urbane” ….l’abitante abita, cioè non soltanto usa, fruisce, paga, ma etimologicamente “ha”. Il senso di questo “avere” è multiplo, totalizzante: l’ambiente dà e riceve l’identità da chi lo vive, segna l’ambiente e ne viene segnato. L’impronta personale di una casa (ma anche di una scuola, un ufficio, un quartiere, una città) deve potersi leggere, deve consistere in qualità visibili e vivibili”…
Tossicia è un paesino montano, siamo in Abruzzo più vicini a L’Aquila che a Teramo, con cui però fa provincia, di terremoti ne ha visti tanti e con il paese anche la scuola: gli ultimi tre, quelli devastanti di L’Aquila nel 2009, di Amatrice nel 2016 e quello del 30 Ottobre a Norcia hanno lasciato un segno profondo.
L’edificio della Scuola Media ed Elementare, però, non ne è rimasto particolarmente colpito: da questo dato sono partiti i progettisti del recente intervento di messa in sicurezza perché le strutture bisogna saperle calcolare ma soprattutto bisogna saperle leggere e rispettarne l’unicità al di là dei numeri.
E assieme alle peculiarità strutturali una attenta lettura è stata svolta sull’organismo architettonico, sulla disposizione degli spazi, sulla sua capacità di porsi e dialogare col contesto o di esserne ignorato…un lavoro di cucito e ricamo che riteniamo abbia portato ad un edificio scolastico davvero rinnovato, a norma e funzionale.
Gli interventi hanno riguardato, in sintesi, l’adeguamento sismico della struttura in muratura portante che ha implicato anche la totale demolizione della copertura spingente in latero-cemento e la sua sostituzione con una in legno idoneamente coibentata, il rifacimento degli impianti elettrico ed idrico antincendio, la completa sostituzione dei pavimenti, il rifacimento dei bagni e di tutte le tinteggiature interne ed esterne. Gli arredi, comprati tutti nuovi, hanno completato l’intervento.
Dal punto di vista dell’adeguamento sismico poiché la struttura aveva già risposto bene agli eventi passati è stata rinforzata solo nelle parti critiche alle risultanze del calcolo e con interventi che ne hanno tutelato la duttilità evitando di irrigidire eccessivamente elementi strutturali che avevano già ben lavorato sotto stress: a tal proposito, dunque, si è intervenuto con rafforzamenti locali di parti delle muratura attraverso la posa di un reticolato di maglie di acciaio interne ed esterne tra di loro connesse e poi ancorate ai cordoli di copertura, tutti realizzati ex novo, ed alle fondazioni. Anche le travi in cemento risultate carenti a pressoflessione sono state rinforzate con la posa di una rete in maglie di acciaio in opera su malta strutturale. Rafforzamento e rispetto della sua unicità, dunque, per l’intervento strutturale e completo rifacimento invece delle finiture.
Per permettere che l’edificio uscisse fuori dal grigio anonimato di struttura datata l’uso di colori vivaci è stato determinante: il verde acido domina su tutto con i due toni che contraddistinguono gli esterni e che si combinano con parti di lamiera forata bianca che crea una facciata nuova e decisamente moderna che vuole inserirsi in maniera attiva nel contesto del luogo ed esserne parte integrante e valorizzante.
Anche per gli interni i colori la fanno da padrone, due toni di arancione deciso per l’atrio e i corridoi, piastrelle multicolorate mixate in modo causale per i servizi igienici, stencil murari con lettere di diverso formato a rendere allegri e caratterizzare i corridoi e l’ingresso: nelle aule invece, si è deciso, di stare sottovoce usando il bianco totale per dare luce a spazi non sempre ben illuminati ma anche per non “parlare” più forte della funzione che in questi spazi si svolge.
E siccome la migliore valutazione di ogni lavoro la possono solo fare gli utenti nella fase del suo utilizzo amando ed usando gli spazi o negandoli e modificandoli se non li trovano corretti, attendiamo con fiducia il responso dei mesi: nel frattempo però un primo grande risultato è stato raggiunto quando la scuola, che era ancora un cantiere, ha visto aumentare del 30% in numero degli iscritti attraendo anche ragazzi dei paesi limitrofi.
Questa è la più grande soddisfazione per i progettisti, i colori e le forme sono solo uno strumento e mai il fine: gli spazi sono, debbono essere per e degli utenti, il resto sono solo teorie di architettura.